Italians do it better.
Alessandro Cortini il 14 settembre scorso ha rilasciato il primo disco solista dopo i vari lavori pubblicati con i Modwheelmood e l'ep sotto il nome di Blindoldfreak più diverse collaborazioni con celebri band tra le quali i NIN.
Sonoio (Blue) è il nome di questo nuovo progetto, 9 tracce
spettacolari caratterizzate da un suono sporco e graffiante. Tra tutte il capolavoro è Just Me. Ma anche Heartbeat non scherza: "Tell me Are you happy? Living with no heartbeat?" Buon ascolto. Sito ufficiale: www.sonoio.org
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![]() Dopo la lettura spedita di “Io confesso” di C. McFadyen, recente romanzo anglofono, di un genere (thriller) che a malincuore credo ormai abbia ben poco da aggiungere sono passato a qualcosa di più serio e decisamente più interessante. Alla ricerca di una nuova lettura mi sono per caso imbattuto sul sito di “Vuoto a perdere”, libro che analizza uno degli eventi più sconvolgenti della politica italiana, ovvero il sequestro e successivo omicidio di Aldo Moro. “Vuoto a perdere” ripercorre la vicenda passo a passo utilizzando il metodo dell'intervista, le risposte sono il risultato di una profonda analisi delle varie fonti privo di un giudizio personale dell'autore come è giusto che sia perché consente al lettore di crearsi una propria idea sui fatti descritti. Prima di approfondire la vicenda è giusto inquadrarla nel periodo storico in cui si verifica, il 16 marzo 1978 (data del sequestro) Aldo Moro era presidente della Democrazia Cristiana, al tempo il primo partito italiano, ed era uno dei maggiori sostenitori della creazione di un governo di "solidarietà nazionale" caratterizzato dall'alleanza e successiva presenza del PCI nella maggioranza. Quel giorno si presentava questo nuovo governo presieduto da Giulio Andreotti, una coincidenza che servì a rendere ancora più drammatico il risultato finale.
Lo scopo di questa unione era di indebolire il Partito Comunista che sarebbe stato inglobato in un esecutivo creato ad hoc per mettere il PCI in disparte e fargli perdere credibilità. Le Brigate Rosse, organizzazione terroristica di estrema sinistra, attiva già da diversi anni, non vedeva di buon occhio questa manovra ritenuta la definitiva consegna del potere alla classe capitalista (rappresentata dalla DC) a discapito della classe proletaria, per fermare ciò era quindi necessario colpire il vertice del potere: uno tra Moro e Andreotti. L'assalto e il rapimento di Aldo Moro quel 16 marzo in via Fani a Roma è una mossa studiata a lungo ed eseguita alla perfezione. L'autore analizza anche i lati oscuri di questo momento tra cui l'eventuale presenza di altri brigatisti mai scoperti o il ruolo dei servizi segreti. Ma le zone d'ombra non finiscono qui, come mai le auto usate per l'assalto sono state trovate in giorni diversi? Moro soffrì veramente della Sindrome di Stoccolma o è stato solo una scusa per svalutare le possibili verità che avrebbe potuto rivelare? Perché una parte del Memoriale è venuto alla luce solo 12 anni dopo? Questo libro quindi permette di avere una visione completa e critica della vicenda. Nella parte finale inoltre sono disponibili i 9 comunicati (e i 2 falsi) rilasciati dalle Brigate Rosse durante il sequestro e la Risoluzione della direzione strategica delle Brigate Rosse. Oltre alla lettura del libro consiglio di visitare il sito www.vuotoaperdere.org che contiene numerosi documenti e un blog aggiornato con le ultime rivelazioni perché sul caso Aldo Moro c'è ancora molto da scoprire sperando che non resti nascosto a lungo. Per approfondire: Via Fani ore 9.02 |
BLOGFeedAuthorMarco Menini *This site is affiliated to Molvanîa
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Tre allegri.
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